Intervista al Presidente

Fare il Presidente per un anno di un Club Rotariano è sicuramente un grosso impegno di tempo e di energie. Qual è stata la motivazione che ti ha spinto ad accettare tale incarico?
Ho accettato questa impegnativa incarico con molto entusiasmo, pur essendo molto impegnato nelle mie attività professionali. Penso che ogni rotariano nell’arco della sua vita debba essere disponibile a prestare il proprio servizio a favore Rotary per mezzo del proprio club per migliorare il sapere e il rapporto fra i soci, per proporre e sostenere iniziative che possano produrre benefici alla comunità.

In un anno possono succedere molte cose e talvolta ci si trova a gestire dei momenti difficili e delicati della vita del club. Quali proposte vuoi avanzare per avere un club coeso ed efficiente, e quali cambiamenti pensi di portare nella gestione del club?
Ho l’onore di presiedere un Club storico che si accinge a festeggiare mezzo secolo di storia, il mio anno di presidenza è il 49°. Il Club è molto coeso e ottimamente gestito negli anni passati, nel quale il rapporto fra i soci, legati da profonda e lunga amicizia, è positivo e costruttivo. Sicuramente abbiamo la necessità di aggiornare e incrementare l’effettivo anche in presenza di alcune fuoriuscite per anzianità e malattia. Di conseguenza stiamo pensando di partire proprio, come si suol dire dall’albero, ovvero trasmettere i nostri valori e i principi rotariani, coinvolgendo i ragazzi sin dalla giovane età. Il nostro primo passo sarà infatti quello di sponsorizzare un Club Interact composto da ragazzi e ragazze di età compresa tra i 12 e i 18 anni, altro importante obiettivo a cascata è sviluppare e potenziare il nostro Club Rotaract con il nostro supporto concreto. Fondamentali poi, ritengo, sono anche implementare e rafforzare i contatti con la pubblica amministrazione e il mondo imprenditoriale della città e dei Comuni del Val di Noto.

Un club vive principalmente per i progetti, programmi e service che propone e/o che realizza. Nel tuo mandato, quali service intendi proporre o continuare?
Abbiamo attivato un progetto, co-finanziato dalla Rotary Foundation, per la rievocazione e la riaffermazione del valore della Gentilezza. Ovvero recuperare valori, sentimenti, e predisposizioni di carattere ambientalistico che le generazioni post-contemporanee, figlie del progresso e delle relazioni virtuali, rischiano ormai di aver perso. Il progetto coinvolgerà tutta la popolazione scolastica della città di Avola. Rimangono in essere i service storici come il supporto al mondo degli anziani, la raccolta alimentare, il sostegno alla Polio Plus e all’alfabetizzazione. Proseguono inoltre i rapporti e le collaborazioni con gli altri club del territorio con i quali abbiamo service in comune e con cui intendiamo rafforzare i nostri rapporti di amicizia.

Il rapporto Club-Distretto è sempre stato improntato su un continuo confronto che a volte può essere anche conflittuale. Secondo te quali sono le cause e cosa proponi per migliorare tale rapporto?
Ritengo che il rapporto con il Distretto sia indispensabile per massimizzare le sinergie. Deve essere scevro da decisioni calate dall’alto o peggio imposte. Vale, come sempre, il metodo del confronto e dell’ascolto, penso che quest’anno i presupposti siano veramente eccellenti.

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